| Studia
presso i padri gesuiti dal 1624 al 1626 per poi divenire scolaro
dell'abate Benedetto
Castelli(1), amico e discepolo di
Galileo Galilei . Nel 1641 aiuta Galileo (quasi
cieco)
nella stesura della 'Quinta
giornata' dei
Discorsi e dimostrazioni matematiche intorno a due nuove scienze.
Alla morte di Galileo (1642) Ferdinando II dei Medici lo nomina "matematico
del Granduca di Toscana" e " Lettore di
matematica"
all'università di Pisa" . A Firenze si dedicò
alle
ricerche
geometriche, sviluppando, fra l'altro, il metodo degli indivisibili di
Bonaventura Cavalieri (1598-1647) – introdusse, ad esempio,
gli
indivisibili curvi – e dando alle stampe, nel 1644, gli Opera geometrica. Nello
stesso anno eseguì il celebre esperimento che gli
consentì di
dimostrare gli effetti della pressione atmosferica.
Colpito ancora giovane da una grave malattia, si spense a
Firenze nella notte tra il 24 e il 25 ottobre 1647.
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