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Evangelista  Torricelli


DOCUMENTi
Lettera di FRANÇOIS DU VERDUS a Torricelli 23 luglio 1644
 
 FRANÇOIS DU VERDUS letter to  Torricelli July 23, 1644   (3), (4)
 
 
 
   

FRANÇOIS DU VERDUS a [EVANGELISTA TORRICELLI in Firenze]
Roma, 23 Luglio 1644.


Molt' Ill.re e S.re p.tr. mio Colend.mo

Al debito mio di scrivere aV.S. per mandargli questa lettera del R. Padre Marsenne si è aggiunto di più l'obbligo di ringraziarla del favore che mi fa col continuarmi le sue cortesissime lettere. Il Sig.r Torricelli suo fratello(1) m'ha favorito stamane di venir di persona a mia casa per rendermi l'ultima sua. Io li sono obbligatissimo della cortesia che usa verso di me promettendomi il ragguaglio di quelle sue esperienze, in caso che il Sig.r Michelagnolo(2) non me ne dia il conto ch'io desiderei. Però io penso di aver già informato il R. Padre Niceron della cagione della sua lettera, mandandogli un ristretto di quella che [di] V. S. ha detto sopra le sue canne di vetro, e quel modo suo di cercare il vacuum. Ne scrissi al Padre Niceron e ne scrissi ancora a V. S. oggi sono 8 giorni, che fu il 16 di questo, e la lettera la diedi al procaccio loro ordinario di Firenze con la doppia di Spagna che io le dovevo tanti giorni fa. Li rinoverò però le mie scuse se io tardai tanto a mandargliela, e mi scuserà di nuovo che, sendo andato dal S.r Ricci per informarmi a chi s'aveva da consegnare la prima volta, non lo trovai, e la seconda, che fu credo una domenica, avendomi detto che io la dessi al procaccio, bisognò aspettare che egli partisse. Spero della sua civiltà che non dubiterà punto di quanto le dico. La supplico però resti servita di non credere parole sole, e mi dia qualche cagione di servirla con fatti secondo io desidero con tutto l'affetto possibile.

Roma, alli 23 di Luglio 1644.
Di V. S. molt' Ill.re

Divot.mo Servitore
Francesco Du Verdus.

Avendomi il Padre Marsenne dato licenza di legger la sua lettera, ho pigliata sicurtà nella cortesia di V. S. e l'ho letta, ma non ho potuto intendere quelle potestate minime analoghe, né 'l suo modo di trovare un non so che Habeat iussas […] partium aliquarum nostrarum.


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Note:

(1) Carlo o Francesco Torricelli
(2) Ricci(3)  Istituto e Museo di Storia della Scienza, Firenze, Italia
(4) In OPERE DEI DISCEPOLI DI GALILEO, Carteggio 1642-1648, a cura di P. Galluzzi e M. Torrini, Firenze Giunti-Barbera 1975, Vol. I, pp. 146, 147