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 Siti archeologici del Comune
di Varedo
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| Il comune di Varedo possiede ben otto siti archeologici di grande o grandissimo interesse, rivelati dallo scomparso Mario Merati in "Varedo dalle origini ai giorni nostri" : | |
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| Mappatura dei siti archeologici di Varedo , su una carta militare del 1888 | |
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| Area palafitticola 4-5000 a.c. (zona Snia 1972) | |
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....Che
nel territorio di Varedo vi siano stati degli stanziamenti umani fin
dal Neolitico, circa 4-5000 anni fa, è noto solamente dal 1972
quando, in prossimità delle acque del Seveso, nella zona
attualmente denominata Area
Snia, furono rinvenuti numerosi utensili di uso quotidiano di varia
natura nonché numerosi resti di pali conficcati in massicciate
di ciotoli. Dall'analisi di questi reperti archeologici gli
studiosi ritengono che i primi abitanti di Varedo, sulla base delle
attuali conoscenze, fossero i Liguri. Secondo alcuni, altre tracce
della presenza di questa popolazione si possono riscontrare in una
antica pergamena del Monastero di Meda del 1021 ove appaiono due nomi
con il caratteristico suffisso "asc", Valedasca e Palatasca, che si
riferiscono a due zone di Varedo.......(1)
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| I
primi insediamenti nel territorio di Varedo risalgono presumibilmente
all’era neolitica, cioè tra il 3.000 e il 2.000 avanti
Cristo. Erano probabilmente gruppi isolati di popolazione di
ceppo ligure, che si stabilirono nell’area con insediamenti
palafitticoli, come testimoniato dal ritrovamento di
palificazioni (e altri manufatti coevi) durante scavi presso lo stabilimento della SNIA.
L’area era presumibilmente collocata in ambito paludoso
grazie all’assenza, al tempo, di argini del fiume Seveso, come
testimoniato dalla dizione Campo della Mezzana nel Catasto
Teresiano: il toponimo,romano, indicava tipicamente un luogo in mezzo alle acque. | |
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| Necropoli area Paletasca e Valedasca (via San Michele,via Rimembranze 1920-1921) ) | |
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| Secondo alcuni, altre tracce della presenza di questa popolazione si
possono riscontrare in una antica pergamena del Monastero di Meda del
1021 ove appaiono due nomi con il caratteristico suffisso
“asc”, Valedasca e Palatasca,che si riferiscono a due zone di Varedo. (5) | |
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| Tombe romane ( recinto del cimitero di Varedo 1913-1914) | |
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| Reperti ritrovati: | |
| Vasi di terracotta e in ferro, armi | |
| Reperti valutati da Sergio Servigiacomo soprintendenza di Milano 1938 | |
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| Tombe romane filari di alberi ingresso al cimitero di Varedo 1938 | |
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| Una decina di sepolture a "Pozzetto" | |
| mattoni e sassi coperti da tegoloni | |
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| schema di sepoltura a "pozzetto" | |
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| Tomba romana filare del viale villa Bagatti -reperti romani (ritrov.1884) | |
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| Carlo
Bazzero scriveva che ebbe modo di assistere a ritrovamenti di tombe
durante lo scavo per il trapianto di alberi lungo il viale di Villa
Bagatti ( inverno 1884-85) | |
| Si trattava di varie cassette composte da laterizi e coperti con pietre. Vi
erano all'interno ceneri,ossa, corredi funebri quali
anfore,piatti,ampolle, lame di ferro, e oggetti vari. Tutto venne
trasportato presso il palazzo Bagatti di via Santo Spirito a Milano e
ivi dispersi. (3) | |
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| Viale della Villa Bagatti Varedo | |
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| Sancti Michaelis (?) Tempio di San Michele -ara celtica (via Madonnina Varedo) | |
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| Quasi
al termine di via Madonnina (Varedo mb) sorge una croce sostenuta da
una colonna. Eretta nel 1647, come palesa la data incisa sul retro della
base, era stata innalzata a memoria di un'antica chiesa fondata dai
longobardi e da loro dedicata a San Michele , un Santo congeniale a
quel popolo bellicoso, in quanto ritenuto un santo guerriero, tanto da
proclamarlo loro protettore. | |
| L'importanza
di questa colonna è anche nella sua base ,poiché si
tratta di un'antica pietra rettangolare certamente riutilizzata, sulla
cui facciata vi sono scolpite in bassorilievo delle figure geometriche
di carattere simbolico......(4) | |
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| Particolare mappa catastale teresiana del comune di Varedo 1721 | |
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| |  |  | | | | |  | Ara classificata Celtica Via Madonnina Varedo |
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| Sepolture Longobarde Via Veronesi (1962) | |
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| Guarnizioni da cintura Varedo (Mi)
Etá longobarda, secondo trentennio VII sec. d.C. | |
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| Queste
guarnizioni di cintura provengono da un recupero di materiali avvenuto
a Varedo negli anni ’60. Realizzate con una raffinata decorazione
ad agemina, presentano un ornamento molto fitto di grande eleganza.
Nel
1962, un importante set di armi longobarde venne rinvenuto, durante
scavi edili in via Veronese, a Varedo sul Seveso. I materiali sono
forse pertinenti a tre sepolture, conteggiate sul numero delle spade
recuperate. Altrettanti erano gli umboni di scudo, di cui si segnala un
esemplare in ferro con borchie in rame dorato dalla decorazione incisa
a punzone. Tra gli altri materiali si ricordano due cuspidi di lancia a
foglia di olivo, alcuni frammenti di speroni in ferro, alcuni coltelli,
una molla di cesoia e due fiaschette in ceramica.
Un cospicuo
numero di oggetti risulta pertinente alle guarnizioni delle cinture di
sospensione della spatha e dello scramasax. Vi si distinguono una
fibbia a placca di forma triangolare mobile, puntali di cintura,
puntali a forma di U, placchette romboidali a forma di scudetto e
anelli di fibbie. Tutti questi oggetti presentano un’elaborata
decorazione, realizzata in agemina, a motivi geometrici, vegetali e
animalistici.
S. JORIO, Varedo (Milano), Recupero di materiali longobardi, in “NSAL ”, 1987, pp. 197–198 (2) | |
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| CERAMICA PRESENTE -
I materiali provenienti da almeno tre sepolture sono stati acquisiti
negli anni '80 dalla Soprintendenza Archeologica della Lombardia;
provengono da almeno tre sepolture di personaggi di alto rango i cui
corredi sono databili alla prima metà del VII secolo. Oltre alle
oreficerie, alle decorazioni ageminate ed ai resti di armamento (spade
e lance), sono presenti due fiaschette in argilla con decorazione a
stampiglia. | |
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| Immagine tratta da Jorio S., Varedo (Milano). Recupero di
materiali longobardi, in Notiziario della Soprintendenza Archeologica
della Lombardia 1987, Milano, 1988 ( | |
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| Riportiamo integralmente cio' che scrive il Mario Merati in "Varedo dalle origini ai giorni nostri" ed. Mazzotta pagg. 17 e 18 | |
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| Reperti
rarissimi e di notevole importanza furono nel maggio 1962 allorquando,
durante lavori edilizi eseguiti in via Veronesi 13, vennero alla luce
tre tombe del periodo longobardo ascrivibili ai secoli VII-VIII. Di
sicuro appartenevano a guerrieri di alto rango, dato il ricco corredo
funerario rinvenuto. Si trattava di tre lunghe spade
damaschinate, due cuspidi di alabarda , resti di scudi da parata in
metallo con ornamenti decorati in oro, frecce in metallo, coltelli di
varie misure, speroni in ferro, due fiaschette fittili stampigliate a
rombi, una olletta con decorazioni a bugno e un cospicuo numero di
oggetti relativi alle guarnizioni delle cinture di sospensione delle
armi, particolarmente : distintivi, placche quadrate e triangolari, il
tutto di elaborata decorazione ageminata con motivi geometrici e
floreali lavorati in argento. Purtroppo anche
stavolta gli oggetti piu' preziosi del ritrovamento vennero razziati
dagli addetti ai lavori e da alcuni curiosi presenti alla scoperta. (
nulla vieta una restituzione anonima alla comunita' ndr) Si
trattava di quelle crocette in oro con lavorazione artistica a incastri
e di quei braccialetti, sempre in oro, a forma di serpente
attorcigliato, considerati come caratteristici e preziosi gioielli
dell'arte orafa longobarda. Erano certamente ricchi e lussuosi corredi
funebri che venivano riservati alla nobiltà. Difatti, una
potente famiglia longobarda, gli Hermenulfi da Varedeo, come risulta
dai documenti in nostro possesso, rimasero proprietari di casamenti e
terreni in Varedo fino alla metà del Settecento. Accantonato
in una cantina, il prezioso materiale rimanente venne riproposto dopo
parecchi anni per interessamento del sottoscritto , che provvide alla
ripulitura e in parte alla sua ricomposizione. In seguito alla
segnalazione sui giornali, intervenne la Soprintendenza delle
Antichità che provvide immediatamente al loro ritiro e
attualmente .....si
possono ammirare al Museo Archeologico di Milano C.so Magenta 15 Milano sezione alto medievale. | |
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| ricostruzione abbigliamento di guerriero altomedievale (museo archeologico di Milano) | |
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| ipotesi di ricostruzione degli arredi militari (museo Archeologico di Milano) | |
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| Campo del pilastro 1721 | |
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| campo del pilastro ai confini con Desio 1721 | |
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| note: 1) Dal sito del comune di Varedo Storia -Varedo nella storia- | |
| 2) Dal sito Altomedioevolombardo.it | |
| 3) da Varedo dalle origini ai nostri giorni -Mario Merati -Mazzotta ed.2001 pag.15 | |
| 4) da Varedo dalle origini ai nostri giorni -Mario Merati -Mazzotta ed.2001 pag.19 | |
| 5) da Notizie su Varedo Comune di Varedo (http://www.comune.varedo.mi.it/upload/varedo/gestionedocumentale/Carta%20dei%20Servizi_784_2107.pdf) | |
| 6) Catalogo delle opere museali Museo Archeologico di Milano | |