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Lucien
Gaulard |
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Parigi
16.7.1850 -
Parigi 26.11.1888 | |
1882 Trasformatore
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| Il
sei febbraio 1884
comunicò alla "Société
française des Electriciens" di aver inventato nel 1882
un
apparecchio costituito da due
avvolgimenti,
in grado di variare la tensione di una
corrente alternata,
sia di aumentarla sia di diminuirla, con un rendimento del 90%. Con
l'aiuto finanziario di J.Gibbs riuscì a
costruire quest'apparecchio, il trasformatore.Fu
presentato all'Esposizione di Londra nel 1883 e
all'Esposizione
di Torino nel 1884 |
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Generatore
secondario di Gaulard e
Gibbs primo tipo con nucleo di ferro rettilineo
aperto
(1884) |
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| Al
Gaulard si
deve l'introduzione nel campo dell'elettrotecnica industriale dei
primi apparecchi
efficienti per
la trasmissione a notevole
distanza
dell'energia
elettrica a corrente alternata,
cambiandone,
a piacere,
i due parametri fondamentali, tensione e
corrente. Questi apparecchi, poi detti
trasformatori,
insieme col motore a campo rotante di Galileo,
iniziarono lo sviluppo delle
applicazioni delle
correnti alternate che costituiscono la base dell'elettrotecnica
moderna. L'apparecchio
qui presentato
è quello su cui G. Ferraris
sperimentò nel 1884. Esso ha
ancora il nucleo
di
ferro aperto.
I due avvolgimenti sono formati con anelli piatti di lastrina
di
rame,
di 0,25
mm di spessore,
tagliati ad
un
certo punto della circonferenza e muniti di sporgenze alle due
estremità. Gli anelli sono infilati sopra
un nucleo di fili di ferro e isolati uno
dall'altro mediante
carta o vernice.
Le sporgenze degli anelli successivi sono spostate lungo la
circonferenza esterna in
modo da
formare una
spirale.
Si collegano poi metallicamente le sporgenze degli anelli
alternati,
in pratica il primo col terzo, questo col quinto e così via
fino
alla fine della colonna e si
ottiene
così l'avvolgimento primario. Il
secondario
si ricava allo stesso modo,
collegando fra
loro gli anelli
2, 4, 6 e così via;
questo collegamento
si arresta però ad un
quarto della
colonna
e si portano fuori i
due estremi;
si
riprende poi col secondo quarto della colonna e
così via,
di modo che il secondario
resta
suddiviso
in quattro sezioni, che si possono,
a loro
volta,
collegare in serie o in parallelo fra
loro,
rispetto alla linea d'uscita, mediante
le spine
disposte sulla
fronte. In tal modo
si può avere
sul
secondario una tensione e
una corrente diverse
da quelle
che alimentano il primario. Nel presente
modello il primario ha 455
anelli, come il
secondario. Oggi si possono rilevare i principali difetti di
quest'apparecchio: grande riluttanza del circuito magnetico
ferro-aria;
scarsa l'area della sezione
del nucleo di
ferro; debole isolamento fra le spire
per
arrivare
a tensioni elevate d'esercizio; piccolo
rapporto fra
il numero di spire primarie e secondarie,
anche collegando tutti i
gruppi del
secondario in
parallelo. |
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