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2)
non
si ottiene alcuna
azione anche se uno
dei
conduttori
metallici nell' esperimento è piegato e curvato.
3)
un
conduttore, in grado di muoversi
soltanto nella direzione della sua
lunghezza
e percorso da una corrente elettrica
(continua)
che entra e esce in punti fissi dello spazio, è
insensibile
a qualsiasi corrente chiusa collocata nelle sue vicinanze.
4)
Il quarto
esperimento si serve
di tre correnti circolari con raggi
R',
R'',
R'''. I circoli,
complanari, hanno
i loro centri in O',
O'',
O'''
su una linea retta e i raggi
dei circuiti
sono tali che R' / R'' = R'' /
R''' ,
e
sono anche uguali
al rapporto tra
le
distanze O' O'' e O'' O'''. La stessa corrente va
in
senso
orario nei circoli esterni e antiorario
in quello
centrale
. In ambedue le
condizioni l'anello
centrale si trova in equilibrio quando
gli anelli
esterni
sono fissi. Da
questi esperimenti
Ampère
derivò una legge sull' interazione dei campi
magnetici
prodotti
da conduttori filiformi percorsi da correnti,
mediante una
formula matematica molto complessa che rendeva conto di tutti
i
fenomeni
osservati. Dimostrò
anche
che un
magnete permanente si
comporta
all'esterno, esattamente come un
avvolgimento
a
elica cilindrica percorso da corrente elettrica ( continua) , che
denominò
" solenoide". Note:
1) Memorie sulla
teoria matematica dei fenomeni elettromagnetici, dedotti unicamente
da sperimentazione. | |
 | SCHEMATIZZAZIONE
DELL'ESPERIMENTO DI AMPERE |
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