Villasanta
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| 75,7 % indice consumo di suolo (2020) | |
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gennaio 2024 ex LOMBARDA PETROLI |
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Villasanta (Monza e Brianza): è legittimo rendere edificabile un’area attraverso l’elargizione di denaro? | | | | 49,3 indice consumo di suolo (2019) | | | | La
vicenda della realizzazione di un grande centro di produzione e
distribuzione su aree agricole suscita perplessità e
preoccupazione. Un appello rivolto a Provincia e Regione chiede il
rispetto dei vincoli presenti e la valutazione dell’operato
dell’amministrazione locale | | | | Con
una lettera a firma del consigliere Antonio Ubiali (lista Nuova
Villasanta) si chiede di “verificare l’azione del Comune di
Villasanta e dei proponenti del progetto, per una maggiore e corretta
tutela ambientale in un comune ormai urbanizzato per oltre l’84%
del suo territorio”. La lettera si rivolge al Presidente della
Regione Lombardia, Roberto Maroni e al Presidente della Provincia di
Monza e Brianza, Roberto Invernizzi, oltre che al Sindaco del Comune di
Villasanta, Luca Ornago, e a quello di Arcore, Rosalba Colombo | | | | | L’iniziativa,
condivisa dal Comitato beni Comuni Monza e Brianza, prevede
altresì una raccolta firme, attualmente in corso, per sostenere
una petizione che chiede il ritiro del progetto. La lista ha inoltre
promosso una campagna di informazione e sensibilizzazione presso la
cittadinanza ottenendo un riscontro favorevole e l’adesione di
Comitati e associazioni che operano sul territorio. Abbiamo già
parlato della vicenda nel 2015 quando il progetto era tornato alla luce
dopo 5 anni e lo scorso maggio con un’intervista proprio al
consigliere Ubiali. | Ricordiamo
i numeri del progetto: su un terreno libero di oltre 15 ettari,
compreso tra i comuni di Villasanta e Arcore, la Soc. Rialto srl (il
Gigante) intende realizzare un centro di produzione, confezionamento e
distribuzione dei propri prodotti, concentrando attività
attualmente svolte in altre strutture nel nord Italia. “Un enorme
capannone di 17 metri di altezza (oltre a un corpo terziario di 30
metri) con una lunghezza di circa 400 metri“ dal notevole impatto
ambientale in particolare per la considerevole mole di traffico
indotto, soprattutto mezzi pesanti. | | | | | Cosa
sta succedendo ora? La lettera spiega che “utilizzando una norma
del Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale (l’art. 5bis,
comma 6), il Comune di Villasanta chiede ora alla Provincia di Monza e
Brianza di eliminare la destinazione agricola dell’area”.
La conseguente perdita di aree verdi è regolata da
un’intesa che propone di compensare, in modo del tutto
frammentato e slegato dalle connessioni esistenti, attraverso la
cessione di terreni nell’area limitrofa all’attuale punto
vendita e nell’area della Lombarda Petroli. “Ma ci sono le
intese con le altre proprietà coinvolte?” chiedono i
promotori dell’iniziativa | | | | Sull’altra
sponda, quella del Comune di Arcore, l’area prevede già
una destinazione produttiva ma l’edificazione è legata ad
piano attuativo approvato nel lontano 2001 e quindi presumibilmente
scaduto (la durata è di 10 anni) in quanto non attuato e del
tutto difforme a quello odierno. | | | | | | C’è
inoltre incongruenza con quanto previsto dagli strumenti urbanistici di
livello superiore, da qui la necessità di rivolgersi alla
Provincia: approvato nel 2013, il piano provinciale vincola
quell’area ad Ambito Agricolo Strategico (AAS) e Rete Verde di
ricomposizione paesaggistica (RV). Una porzione della stessa è
inoltre ricompresa nel territorio del Parco agricolo della Cavallerache
si estende tra i Comuni di Villasanta, Arcore e Vimercate. | | | | | | | | | | La
Regione, che ha emanato una legge per il contenimento del consumo di
suolo (L.R. 31/2014) non può considerare l’intervento in
linea con i principi della legge stessa. I comitati invece sottolineano
da sempre che nel territorio comunale sono presenti aree dismesse che
potrebbero offrire la soluzione giusta a tutte le esigenze. In
più, allargando lo sguardo oltre gli interessi del solo Comune
di Villasanta, non può essere trascurata la perdita (o lo
spostamento) di posti di lavoro dagli altri attuali centri.
| | | | | Sorprende particolarmente un altro aspetto: il Comune di Villasanta nel
2007 aveva approvato un protocollo d’intesa con la Società attraverso
il quale “era stato chiesto il cambio della destinazione d’uso delle
aree (da agricola a produttiva) in cambio di 1.300.000 euro” in parte
già spese per realizzare alcune opere pubbliche. La società ora
rivendica la restituzione della stessa perchè i successivi piani,
comunale e provinciale, non hanno attuato questa trasformazione | “E’ legittimo rendere edificabile un’area attraverso l’elargizione di
denaro?” Questi i dubbi di una scelta che, come riportato in
conclusione la lettera, “contrasta con i principi, di rango
costituzionale, di indifferenza dei proprietari e di buona
amministrazione, riducendo la materia e le scelte urbanistiche a un
mero fatto di scambio economico”.
Luca D’Achille @LucaDAchille | | | | | |
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| Area a rischio | |
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Villasanta (Monza e Brianza): è legittimo rendere edificabile un’area attraverso l’elargizione di denaro? | |
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Comune di Villasanta 13/03/2012 9907 |
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Norme
Art.44 – Grandi strutture di vendita
Si richiede l’eliminazione del comma 4: “Nel territorio della Provincia di Monza e Brianza non è
consentita la realizzazione di grandi strutture di vendita salvo che il Piano di settore per il
commercio ne dimostri la necessità”. |
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ISTRUTTORIA TECNICA |
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Norme
L’art.44 è stato completamente
riformulato a seguito di quanto segnalato dalla verifica regionale e
dall’Autorità garante della concorrenza e del mercato. Il
recepimento di tali segnalazioni (che ha portato, oltre alla
riscrittura dell’art.44, all’inserimento di un nuovo
capoverso al comma 3 dell’art.43) comporta un automatico
superamento della richiesta dell’osservante. Le condizioni
per l’apertura di grandi strutture di
vendita fissate dal Ptcp sono quelle contenute all’art.43; al
comma 3 di tale articolo sono specificati gli obiettivi di
compatibilità che i Pgt devono conseguire per tutti gli
insediamenti produttivi e, in aggiunta a questi, un ultimo capoverso
fornisce ulteriori indicazioni specifiche per l’eventuale
localizzazione di grandi strutture di vendita.
La richiesta è pertanto
implicitamente accolta a seguito della modifica della norma che, come
sollecitato dalla verifica regionale e dal parere
dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato,
è stata ricondotta all’interno delle competenze consegnate
alla Provincia dal nostro ordinamento.
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Esito istruttoria tecnica
tecnicamente accoglibile
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Comune di Villasanta 13/03/2012 prot. 9908 |
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Rete verde di ricomposizione paesaggistica
Si richiede che venga
“rettificata” l’individuazione del corridoio di rete
verde (ndr. senza tuttavia specificare la modalità in cui si
intende venga rettificato) Norme
Art. 31 – Rete verde di
ricomposizione paesaggistica Si richiede di eliminare il primo periodo
dell’art. 31.3.a “all’interno della rete verde di
ricomposizione paesaggistica, individuata ai sensi del comma 1 o
definita ai sensi dei commi 4 e 5, non possono essere realizzate nuove edificazioni e opere che comportino l’impermeabilizzazione del suolo”.
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Rete verde di ricomposizione paesaggistica
Ambito R001 di cui si richiede lo stralcio Il corridoio in esame è stato identificato quale collegamento ecologico essenziale tra l’area del Parco di Monza e le aree comprese nel PLIS Parco della Cavallera: tale individuazione, pur non essendo rilevabile nella RER, è stata acquisita sin dall’adozione del PTCP della Provincia di Milano (anno 2003), in epoca quindi anteriore alla definizione della RER. Pur riscontrando che una parte delle aree in questione risulta già urbanizzata, si evidenzia che l’art. 31 delle norme di PTCP “fa salve” le previsioni urbanistiche vigenti alla data dell’adozione del PTCP, non interferendo quindi con lo stato di fatto: ciò vale, nello specifico, per l’area occupata dalla stabilimento Rovagnati, le cui pertinenze concorrono opportunamente al mantenimento del corridoio di relativa naturalità ad esso adiacente.
Non si ritiene pertanto necessario intervenire con modifiche in questa sede.
Per queste ragioni l’osservazione non è accoglibile.
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Esito istruttoria tecnica
tecnicamente non accoglibile |
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Norme
Il Ptcp ha individuato nella “limitazione del consumo di suolo; promozione della conservazione degli spazi liberi dall’edificato e creazione di una continuità fra gli stessi attraverso il disegno di corridoi verdi” un obiettivo fondamentale del Ptcp (cfr. Documento degli obiettivi, punto 5.1) e
nella Rete verde di ricomposizione paesaggistica lo strumento principale per il suo raggiungimento.
Il primo periodo del comma 3.a dell’art.31 è pertanto fondante per la tutela della rete verde, come anche richiesto dal Piano Territoriale Regionale, e pertanto non è eliminabile.
La richiesta non è accoglibile.
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Esito istruttoria tecnica
tecnicamente non accoglibile
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Comune di Villasanta 13/03/2012 prot. 9909 |
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Ambiti destinati all’attività agricola d’interesse strategico Si richiede lo stralcio di un’area di circa 3.000 mq posta a nord del territorio comunale. |
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ISTRUTTORIA TECNICA
Ambiti destinati all’attività agricola di interesse strategico
Ambito A001 di cui si richiede lo stralcio
L’ambito ricade su un’area qualificata come AAS nel PTCP adottato.
L’inserimento in AAS è
coerente con i criteri per l’individuazione degli ambiti e con
l’impostazione metodologica del procedimento di individuazione
effettuato.
L’area in oggetto, pianificata come
zona E2 “parco agricolo di conservazione attiva” nello
strumento urbanistico di riferimento al 31/3/2011 (PRG), è
classificata nel DUSAF 3.0 come “Seminativi semplici”.
L’area è di estensione superiore 0,2 ha e secondo la Banca Dati ERSAF ha un valore agricolo moderato.
Per queste ragioni l’osservazione non è accoglibile.
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Esito istruttoria tecnica
tecnicamente non accoglibile |
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Comune di Villasanta 13/03/2012 9911 |
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Rettifiche/aggiornamenti
Si segnala, per la parte cartografica relativa a tematismi che non sono elaborazione specifica per il PTCP, in territorio di Villasanta:
- Perimetro Parco Regionale della Valle del Lambro: correggere come segnalato. Per quanto attiene il tema delle rettifiche, non oggetto di votazione, si rimanda a quanto analiticamente descritto in premessa circa gli esiti istruttori e la conseguente modifica o meno degli elaborati di piano.
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