| Figlio
di un soffiatore di vetro, Heinrich Geissler
iniziò la sua
attività
nel ducato di Sassonia-Werningen e la esercitò in molte
università tedesche, fra le quali
l'università di Monaco.
Entrato
come
meccanico all'università di Bonn (1852),
vi
stabilisce un laboratorio di fabbricazione
di strumenti
di fisica e di chimica destinati a W. H. T.
Meyer ed a
E. Pflüger. L'università
gli attribuisce il titolo del dottore honoris causa in 1868. Molto
appassionato al suo lavoro, molto abile nel lavoro manuale,
ha
molti rapporti con i ricercatori di laboratorio e viene ricercato
per la preparazione di vari strumenti scientifici.
Per J. Plücker, a Bonn, Geissler fabbrica i primi
termometri
di precisione a capillare di vetro, e, nel 1863, costruisce,
sul
principio del termometro a minimo di Casella, termometri a massimo.
Nel 1858, Plücker fa
appello alla sua destrezza per la
costruzione in serie dei tubi a gas
rarefatto, ai quali
ha dato il suo nome '
tubi di Geissler', sebbene l'invenzione sia
di J.-P.
Gassiot (amico di Faraday).
Fin da 1855,
Geissler costruisce una pompa a vuoto a mercurio per la
produzione di vuoti
molto spinti (1/100 di
millimetro di mercurio). Gli si
deve il riconoscimento anche per la saldatura
vetro-metallo
nei tubi Geissler che Plücker ha
utilizzato per
lo studio delle scariche elettriche nei gas rarefatti.
Verso 1860, Geissler riesce a
convertire il
fosforo bianco in fosforo
rosso "con l'elettricità", cioè con scarica
elettrica;
ciò che gli ha valso la medaglia del merito nelle arti e le
scienze, in occasione dell'esposizione internazionale di Vienna.
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