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Le cascine di Desio
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a cura di Sergio Arienti | ||||||||||||||||||
1965
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scorcio del panorama visto dai campi | ||||||||||||||||||
Cenni storici su Giuseppe Bolagnos Navia | ||||||||||||||||||
Giuseppe Bolagnos Navia
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Famiglia spagnola delle Asturie, il cognome de Navia Bolaño y Moscoso è italianizzato in Bolagnos o Bolagno.
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Il ramo milanese inizia con Giuseppe (Josè) (Navia, Oviedo 5 aprile 1668 -
Venezia 20 gennaio 1732), figlio di Alvaro de Navia Bolaño y Moscoso
(Navia, 1653-1681) e di Maria Lorenza de Castro (María Lorenza de Castro Ulloa y Pimentel) (Noceda - Galizia,
*1648).(4)
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Dopo gli studi all’Università di Salamanca (1695), ove insegnò anche
Digestum Vetus, si trasferisce a Milano nel 1702.
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E' nominato "senador " senatore da Filippo V nel 1702 (5)
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A Milano il 27 novembre 1706 sposa donna Isabella Boselli, figlia del
conte Enrico Boselli, di famiglia originaria di San Giovanni Bianco
(BG), e della contessa Costanza Rho, da cui ebbe Alvaro (* 5 settembre
1707) e Carlo (24 novembre 1708)
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Diventa reggente del Consiglio d’Italia e la luogotenenza della Regia Camera di Napoli nel 1710.
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Dal
Decreto del Senato dello Stato di Milano, di nomina a protettore
dell'Università di Pavia conferita al conte Filippo, in
sostituzione del conte Giuseppe Bolano (1710 novembre 24) (6)
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Nel
1711 è designato Luogotenente alla camera del Regno di
Napoli , gestendo di fatto le finanze del Regno di Napoli (7)
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Nel
1714 ottiene il conseguimento della cittadinanza milanese e
l’iscrizione al patriziato trasmissibile ai discendenti. (8)
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Nel 1715 inizia la costruzione del Palazzo Bolagnos in via Cino del Duca (9) (vedi stampa e foto)
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Ebbe una carriera sfolgorante. Nel 1717 ottiene il titolo di marchese,
con l'investitura dei feudi di Fracchia (Spino d’Adda), Pizzighettone,
Riolo (Lodi), Robecco (oggi Robecco d’Oglio), Villa Pompeiana (Zelo
Buon Persico), Vigadore (Lodi), Basiasco (Mairago), Caviaga (Cavenago
d’Adda), Conterico (Paullo), Caleppio (Settala), col titolo marchionale nella sua persona e con diritto di trasmissione
del feudo.(9)
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Dal 1717 al
1727 è reggente togato per lo Stato di Milano all’interno
del Supremo Consiglio di Spagna (nuovo organo che riunì il
Consiglio d’Italia e la Giunta d’Italia).
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Nel 1727 è nominato ambasciatore cesareo presso la Serenissima Repubblica di Venezia, dove muore nel 1732.
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La sua tomba si trova nella chiesa di Santa Maria di Nazaret e chiesa degli Scalzi Venezia (10)
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Ritratto di Giuseppe Bolagnos Borroni Giovan Angelo (attr.) (11) |
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Notizie
storico-critiche: Non si hanno notizie documentarie sulla provenienza:
è quindi probabile che il ritratto sia giunto all'Ospedale
Maggiore nel 1757, con l'eredità Bolagnos.
Il benefattore, marchese di Pizzighettone, aveva goduto della fiducia di Carlo VI e ricoperto la carica di reggente del Consiglio d'Italia. Morendo nel 1732 aveva istituito suo erede universale il figlio ma disposto la sostituzione a favore dell'Ospedale in caso di estinzione del casato. |
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testamento del Conte Bolagnos (12)
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estratto da " Palazzo Bolagnos Viani Visconti di Modrone a Milano"
di Maria Mascione
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Giuseppe Bolagnos Navia
, Collegiale maggiore di Oviedo e cattedratico dell'università
di Salamanca , giunto in Italia al seguito di Carlo VI , dal 1710
reggente del Consiglio d'Italia e luogotenente della Regia Camera di
Napoli oltre che capo della Reale Giunta del Commercio, nel 1715 riceve
il diploma di cittadinanza milanese con il quale entra a fare parte del
patriziato della città con tutti i privilegi annessi.
Dal 1717 al 1727 è reggente togato per lo Stato di Milano all'interno del Supremo Consiglio di Spagna , istituito da Carlo VI nel 1713 con la fusione del Consiglio d'Italia (operante a Barcellona) e della Giunta d'Italia (operante a Vienna). Nel 1718 viene nominato decurione , carica della quale prende possesso nel giugno del 1719. Nello stesso anno l'Imperatore gli dona i feudi di Fracchia, Pizzighettone, Regona ed altre terre , col titolo marchionale nella sua persona e con diritto di trasmissione del feudo. (13) ..... |
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Palazzo de Conti Bolagno, incisione di Marcantonio Dal Re (1745 ca.) (14) | ||||||||||||||||||
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Ex Palazzo Conti Bolagnos Via Cino del Duca Milano | ||||||||||||||||||
Carlo Bolagnos (figlio di Giuseppe)
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Dopo l’acquisto di casa Banfi, Giuseppe Bolagnos si trasferisce a Venezia come ambasciatore imperiale, e nella città lagunare muore qualche anno più tardi, nel 1732. La presentazione delle credenziali al doge, il 29 maggio 1729, viene immortalata dal Canaletto in un celebre dipinto eseguito su commissione del Bolagnos. Sempre per il Bolagnos, Canaletto esegue nel 1729 uno dei suoi massimi capolavori: Il ritorno del Bucintoro al molo il giorno dell'Ascensione (collezione privata). |
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Gli succede, come da testamento, il figlio Carlo, già Questore del magistrato delle entrate ordinarie , e, occupando il posto del padre secondo le nuove regole di trasmissibilità delle cariche, Decurione. Come primo intervento sul palazzo di famiglia, egli porta a compimento i lavori finalizzati all’assorbimento delle varie precedenti acquisizioni. Suoi sono poi gli interventi per dare maggior risalto e prestigio al palazzo così ottenuto. Approfittando delle ricchezze ottenute, Carlo acquista anche, nelle campagne di Milano, una villa per i soggiorni estivi, che oggi può essere ammirata nel comune di Brugherio, in frazione Moncucco. Carlo muore senza eredi e senza testamento. Per espressa disposizione del padre, il palazzo di Milano passa dunque, in assenza di discendenza, all’ospedale Maggiore, che ne diventa proprietario nel 1758. (15) |
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Nelle note sopra esposte Ronzoni Cipriano parla del Santuario
della Madonna del Castagno presso Muggiò in Pieve di Desio
fatta erigere dal Conte Bolagnos. (16)
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Oratorio della Madonna del Castagno (1730 circa) Costruzione originale (Muggiò MB) | ||||||||||||||||||
Oratorio ristrutturato (1937) | ||||||||||||||||||
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Oratorio della Madonna del Castagno 1997 | ||||||||||||||||||
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Oratorio della Madonna del castagno Muggiò MB | ||||||||||||||||||
Il
Canaletto eseguì anche le tele per l'ambasciatore
imperiale presso la Repubblica di Venezia , il conte Giuseppe Bolagnos,
desideroso di ricordare la cerimonia della presentazione delle sue
credenziali al doge, (Alvise Mocenigo) avvenuta il 29 maggio del 1729. (17)
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Quest’opera, che é stata dipinta da Canaletto
circa il 1729 con la tecnica ad olio su tela (e le sue misure sono 184
x 265 cm), ci mostra l’arrivo dell’Ambasciatore imperiale,
il conte Giuseppe di Bolagno, alla Repubblica di Venezia, e ci presenta
la cerimonia d’insediamento di questo personaggio (presenta le
sue credenziali al Doge), che ebbe luogo il 29 maggio del 1729.
Dobbiamo menzionare che il committente o mecenate di quest'opera fu lo
stesso conte Bolagno, e quindi, a lui era destinato questa pittura.
Facendo un paragone con la pittura di sopra (“Il Bucintoro al
molo nel giorno dell’Ascensione), possiamo vedere come Canaletto
continua ad utilizzare le splendide tecniche di luce, che danno
l’idea di questo “brillare” dei colori: il cielo
azzurro con timide nuvole a sinistra, i colori gialli e rosa del
palazzo Ducale a destra, il verde marino del mare, gli azzurri, gialli,
verdi, rossi, neri, viola, ecc. degli abbigliamenti delle persone, e
il bassorilievo dorato delle gondole che si trovano in primo
piano. Anche come nell’altra pittura, Canaletto fa un gran lavoro
con l’uso della prospettiva: le gondole dorate sono le figure
piú grandi dell’immagine (dopo il Palazzo ovviamente, ma
questo, dopo diminuisce la sua misura grazie al effetto della
prospettiva), la gente che si vede lontano sempre é piú
piccola, situazione simile a quella delle barche. Non dobbiamo
dimenticare che Canaletto fu un grande esponente del Vedutismo, e nel
Settecento, la “veduta”, indipendentemente dalla presenza
attiva dell’uomo, diventa protagonista. Il contesto culturale
sotto il quale si sviluppa questo fenomeno é, come giá
sappiamo, l'Illuminismo: la veduta é un documento oggettivo di
luoghi o eventi storici, nella quale si vede la razionalità
della prospettiva.
Ora, per finalizzare, spiegheremo brevemente chi fu Giuseppe Bolagnos: fu uno spagnolo venuto a Milano, che nel 1702, diventa senatore. Nel 1728, diventa Marchese di Pizzighettone e feudatario di Galeppio, e finalmente, diventa Ambasciatore a Venezia, dove morí nel 1732. (18) |
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Il ritorno del Bucintoro davanti al palazzo Ducale (collezione Pinacoteca Giovanni e Maria Agnelli Torino) |
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Diploma universitario di Giuseppe Bolano y Moscoso 1695 Università di Salamanca
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Relación
de Méritos y servicios de José Navia Bolaño y
Moscoso, Colegial del Colegio Mayor de San Salvador de Oviedo de
Salamanca. (19)
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Il Cittadino MB Lamberto Motta Ecco il diploma Universitario del Conte Bolagnos | ||||||||||||||||||
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note :
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1) Politica,
vita religiosa, carità: Milano nel primo Settecento a cura di
Marco Bona Castellotti,Edoardo Bressan,Paola Vismara,Paola Vismara
Chiappa 1997
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2) Alberto Cappellini Desio e la sua Pieve 1972 p 328 --citato Pietro Cannetta elenco dei benefattori dell'Ospedale Maggiore di Milano 1456-1886 Milano p1887 p 21.
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3) dipinto di Giuseppe Croce
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4) Enciclopedia delle famiglie lombarde , Enciclopedia, genealogie http://www.societastoricalombarda.it/
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5) Politica,
vita religiosa, carità: citata
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6)
da questo decreto veniamo a sapere che Bolagnos era protettore
dell'università di Pavia ( Sottounità compresa in: Titolo
V - Onorifici in specie. Personaggi secolari della proficiente ›
Filippo Archinto, figlio di Carlo e di Caterina Arese ›)
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7) Politica,
vita religiosa, carità: già citata
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8) vedi nota 4
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9) Storia di Milano (http://www.storiadimilano.it/citta/porta_orientale/bolagnos.htm)
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10) Enciclopedia delle famiglie lombarde -Bolagnos-, Enciclopedia, genealogie http://www.societastoricalombarda.it/
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12) Alberto Capellini Desio e la sua Pieve pag. 314
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(13)
3 marzo 1717 , giuramento di Don Giuseppe Bolagnos Navia Moscoso
. Assieme a feudo di Pizzighettone gli si concedono quelli di Regona ,
Calepio, Camtarico , Basiasco , Cà de Bolli, Caniago, Pompola ,
Robecco , Villa Pompeiana ,
(ASMi, Feudi camerali p.a. 452)
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14) Politica, vita religiosa, carità
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15)
Politica, vita religiosa, carità: Milano nel primo
Settecento a cura di Marco Bona Castellotti,Edoardo Bressan,Paola
Vismara,Paola Vismara Chiappa 1997
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16) Politica,
vita religiosa, carità: Milano nel primo Settecento a cura di
Marco Bona Castellotti,Edoardo Bressan,Paola Vismara,Paola Vismara
Chiappa 1997
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17) Canaletto di Filippo Pedrocco Art Dossier 2008
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18) (http://canalettobellotto.blogspot.it/)
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19) El Portal de Archivos Españoles es un proyecto
del Ministerio de Educación
(http://pares.mcu.es/ParesBusquedas/servlets/ImageServlet?accion=41&txt_id_imagen=1&txt_rotar=0&txt_contraste =0&txt_zoom=10&appOrigen=&cabecera=N) |
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