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INFRASTRUTTURE Rebus ndrangheta per la sede ufficiale di Pedemontana Sommerso da un mare di rifiuti di origine criminale.

Prima ancora di sorgere, il centro direzionale di Pedemontana rischia di essere sfrattato. 

 
Secondo il progetto sorgerà a Desio, proprio sopra la discarica di via Molinara. 
Un'area di l5mila mq, attualmente sotto sequestro.

 
Crisafulli pagina 4  il sole 24 ore 7 luglio 2010

 La cava della ndrangheta «sfratta» Pedemontana spa A rischio la sede sociale: è progettata sulla discarica di Desio MILANO Alessandro Crisafulli La cava della ndrangheta' mette a rischio la sede ufficiale della Pedemontana. Che rimarrà comunque a Desio. E non è da escludere che possa finire nella Torre di 90 metri del Polo d'Eccellenza, nel contesto produttivo della ex Autobianchi, per la quale la proprietà Addamiano ha avanzato la massima disponibilità.
 
Sta diventando un rompicapo il destino del centro direzionale della futura autostrada. Un rebus cui ha dato un gran contributo, negativo d'intende, la malavita organizzata. Già, perché che gli uffici fossero previsti nella città brianzola, epicentro logistico dell'infrastruttura, si sapeva da un po'. Ma la sorpresa arriva se si vuole essere pi precisi e pignoli e si consulta il progetto su google maps . Ebbene, il centro direzionale è disegnato proprio sopra la famigerata di- scarica di via Molinara: lo snodo cruciale del traffico illecito di rifiuti speciali gestito dalla malavita organizzata in questa fetta di Lombardia e scoperto nel 2008 dallapolizia provinciale di Milano: 15 mila metri quadrati di cratere scavato e riempito, in un lungo viavai ininterrotto di camion, da oltre 100 mila metri cubi di rifiuti con cromo, idrocarburi, piombo Un imprevisto non da poco, visto che l'area è tuttora sotto sequestro e oggetto di ulteriori indagini della magistratura di Monza (che già ha condannato quattro persone, per un totale di 19 anni di reclusione).
 

Con quali conseguenze, per il progetto? La società ci sta pensando su e potrebbe stralciare l'imponente struttura preventivata a Desio, nel quadrante a sud/ovest dello svincolo, «un complesso di edifici si legge nel progetto definitivo studiati con particolare cura architettonica, legati alle esigenze della concessionaria». «Il sito potenzialmente contaminato spiega Pedemontana, interpellata sulla delicata vicenda -, a quanto è dato diconoscere, è a sud dell'asse autostradale e dell'area nella quale avrebbero dovuto sorgere la futura sede della concessionaria ed uno dei centri di manutenzione dell'autostrada, e potrebbe essere oggetto d'esproprio per la realizzazione di queste opere». Per , «il progetto è in fase di revisione annuncia la società ed è possibile che l'area di cava non sia interessata da alcun intervento».

     

Quindi, bisognerebbe trovare un altro spazio dove realizzare il complesso, «è probabile che in fase di progettazione esecutiva possa essere proposto un progetto diverso - annuncia Pedemontana, senza voler svelare altro che potrebbe occupare un'altra parte della grande area interessata dalla viabilità esterna allo svincolo, a sud della futura autostrada e compresa tra la SS36 e l'ex Autobianchi». Una fetta di territorio dove, guarda caso, svetta la Torre del Polo d'Eccellenza, cui lavori sono stati bloccati dalla proprietà, da qualche mese, per definire al meglio gli scenari futuri, «noi abbiamo scritto all'Amministrazione comunale per offrire la disponibilità della Torre ammette Matteo Addamiano, presidente del gruppo immobiliare adesso il Comune e Pedemontana valuteranno.  Di certo, qui la società avrebbe una sede moderna, un riferimento ben visibile e centrale, e si risparmierebbe il suolo consumato da una nuova realizzazione. Ma non c'è nulla ancora di defito». «Sarebbe un'ottima operazione e un valore aggiunto per la città», la battezzerebbe volentieri l'assessore al Territorio del Comune Michele Vitale.


   
Altrimenti ci sarà da scovare un altro fazzoletto libero, in una città dove già nasceranno il maxi svincolo d'intersezione con la SS36 Valassina da 45 ettari (il secondo più grande d'Europa, con i cittadini in tumulto per gli espropri in vista) e l'area di servizio, che con 145 ettari sarà la più ampia del tracciato nonostante la prescrizione del Cipe di ridurre del 30% la zona parcheggi prevista «e sarà interamente realizzata al disotto del livello del suolo   discarica gestito all'Amministrazione lo, con attorno avrà una grande area a verde attrezzato», i chiarisce Pedemontana. ii1Ofl1 Oppure, se si rimafrà Bonifica. Il costo per bonificare la cava sull'ipotesi iniziale, ci sarà di via Molinara sarebbe di tre milioni prima da risolvere la grana della cava. Che andrà bonificata  . «La bonifica in sé il centro nell area ex Autobianchi senaa1 Legmbiente.  Cannav : «I dati dice Lombardi Ingegnere incaricato di analizzare dal Comune di Desio sono allarmanti e ci mettono  al livello della Campania» il terreno per stimare la richiesta di risarcimento danni  sede civile ,ma ci sono da fare ancora gli accertamenti in profondità ». Nelle discariche del pavese, cremonese   e bresciano venivano smaltiti illegalmente rifiuti . Le buche sono state scavate in media a 7-8 metri, ma arrivano anche a 11 metri, «almeno in  tre abbiamo rilevato rifiuti speciali non pericolosi a parte dell'amianto e materiali con idrocarburi chiarisce il consulente , il timore è che a profondità maggiori abbiano depositato i rifiuti più pericolosi, quelli da tombare definitivamente»
 
La falda non dovrebbe essere stata intaccata, ma ci dovranno essere approfondimenti. «Si potrebbe decidere insieme all'Arpa per un eventuale capping spiega il tecnico cioè una rimozione parziale dei rifiuti, la messa in sicurezza e il monitoraggio permanente dell'area e della falda. Una soluzione più veloce e meno costosa». «La bonifica spetta alla proprietà dell'area, dice l'assessore comunale Michele Vitale, riferendosi all'imprenditore locale titolare di quell'appezzamento, «altrimenti ci penseremo noi, attingendo a fondi regionali e statali, ma poi avviando un'azione risarcitoria: tutto comunque è vincolato a cosa deciderà la magistratura per l'area».
   
LA QUESTIONE DEL SITO.

Basta consultare Google maps per accorgersi che il progetto della sede direzionale dell'autostrada, a Desio, prevede di occupare l'area della discarica di via Molinara, snodo del traffico illecito di rifiuti speciali . L'area, di l5 mila metri quadrati, è sotto sequestro e oggetto di ulteriori indagini della magistratura di Monza.
L'ipotesi alternativa  Pedemontana ha risposto annunciando una possibile revisione del progetto tale per cui l'area  di cava non sarà interessata da interventi . Nel progetto esecutivo l'area interessata potrebbe essere quella dove già svetta la Torre del Polo d'Eccellenza, nell'ex Autobianchi, dove i lavori sono stati bloccati qualche mese fa dalla stessa proprietà per definire meglio gli scenari futuri.
 
La cava. Nel caso il progetto esecutivo non preveda uno spostamento della sede, bisognerà aspettare qualche anno prima che questo possa sorgere: per la bonifica da idrocarburi, cromo e piombo potrebbero essere necessari due anni, oltre alla spesa di 3 milioni di euro. Il timore dell'amministrazione di Desio è che in profondità ci siano rifiuti pericolosi da tombare. Tutte le operazioni necessarie, comunque, dipenderanno dalle decisioni della magistratura.