Le ferite ecologiche di DESIO
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XII  INTERPIUMA via Filippo da Desio   DESIO

 
 
 
 

Estratto prescrizioni CIPE per PEDEMONTANA
       
153)  Aree contaminate, ambiti di cava, terre e rocce da scavo - Le tabelle relative ai siti contaminati dovranno aggiornarsi sulla scorta delle seguenti considerazioni: a) alcuni siti sono già stati conclusi (es. piattaforma ecologica di Cesano Maderno, INTERPIUME di Desio ecc.), b) alcuni dei siti riportati non sono presenti agli atti del Dipartimento provinciale ARPA di Monza e Brianza; c) alcuni siti per i quali non risulta aperto nessun iter amministrativo, e/o sono in fase di verifica (es. ex piattaforma ecologica di Lesmo); d) per l'area ex Falck di Arcore si è riaperto il procedimento.
 
 
   
   DITTA INTERPIUME
     
 
AREE LIMITROFE A INTERPIUME
 
 
 
Pedemontana delle discariche
Desio: ben due sul tracciato
 
da Il Cittadino MB online
di Egidio Farina
   
Desio - Il definitivo passo verso l’approvazione del progetto e la realizzazione della Pedemontana si è compiuto il 19 gennaio. E’ la registrazione della Corte dei Conti delle prescrizioni e delle raccomandazioni avanzate dal Cipe lo scorso novembre. Ora potranno iniziare i lavori, che interesseranno anche la nostra città. E’ ancora presto per prevedere quando i cantieri si apriranno e quando le ruspe cominceranno gli scavi. Ma intanto si mettono a fuoco le prescrizioni del Cipe.
   
Tra queste, al punto 153 si parla di aree contaminate, ambiti di cava, terre e rocce da scavo. Il Comitato impone a Pedemontana di aggiornare le tabelle dei siti contaminati che si trovano sul percorso. Di aree contaminate la nostra città è ricca, la rendono famosa in tutta Italia. La più contaminata, per quanto se ne sa, è quella di via Molinara, tuttora sotto sequesto, dove la ’ndrangheta ha scelto di sotterrare i rifiuti tossici trattati da qualcuno dei suoi clan.
 
La bonifica non è ancora per niente partita, quindi è ben lontano il momento in cui si saprà cosa c’è esattamente sotterrato lì sotto, a che livello è arrivato l’inquinamento del suolo, se la falda acquifera è stata intaccata, chi, quando e come provvederà allo sgombero. L’area è certamente interessata al passaggio di Pedemontana. La direzione della Spa ha addirittura scelto quella zona per la costruzione del suo centro direzionale. Staremo a vedere come concilieranno i tempi degli uni e degli altri.
 
Ancora al punto 153 si aggiunge che alcuni siti contaminati sono già stati conclusi (dice proprio così: conclusi). Ne cita due, come esempio: la piattaforma ecologica di Cesano Maderno e Interpiume di Desio. Interpiume ha la sede in via Filippo da Desio, poca distanza dall’area di via Molinara. Cosa c’era ad Interpiume? Da cosa è stata ripulita? Cosa si è concluso? Lo abbiamo chiesto a Pedemontana, ma la risposta non è ancora giunta.
 
A Pedemontana abbiamo chiesto pure se nella nuova mappa appare già l’altra discarica abusiva, quella di San Carlo, la cui storia è venuta alla luce la scorsa settimana, dopo la delibera di Giunta di costituirsi parte civile nella causa intentata ai proprietari del terreno incriminato, che si trova molto vicino al tracciato dell’autostrada, nei pressi del vecchio quagliodromo.
 
Lì è prevista la stazione di servizio, la cui superficie il Cipe impone di ridurre del 30 percento rispetto al progetto iniziale. Il lavoro di aggiornamento delle tabelle da parte di Pedemontana porterà alla luce nuove discariche in Desio? 
   
Egidio Farina
 
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