Le ferite ecologiche di DESIO

     

 Discarica abusiva rottami, oli combustibili ecc. ecc.  via Italo Calvino Desio

     
 
 
     
 
      
Desio, mansarde abusive In via Villoresi non solo rifiuti  20 marzo 2011
      
             
     
       
   
 
Desio: incontrò gli 'ndranghetisti
ha rifiuti speciali non autorizzati
 
 
Desio - Rifiuti speciali, contenitori da mille litri con lubrificanti, serbatoi pieni di gasolio. Tutto abusivo, secondo quanto rilevato dalle forze dell'ordine. E' la nuova discarica a cielo aperto scoperta in città. Si trova in via Calvino, nel tratto terminale della Tangenzialina Ovest. Un deposito abusivo di automezzi. In settimana lo sportello territorio e ambiente del comune ha pubblicato la comunicazione dell'avvio di procedimento nei confronti dei presunti responsabili. La relazione dei vigili è datata 6 dicembre 2010.
   
Ma i carabinieri stanno già indagando da qualche mese . I documenti descrivono la presenza di rifiuti di ogni genere, tra cui lubrificanti e gasolio. Forse sono stati sversati anche nel terreno. Saranno le indagini dell'Arpa a verificare eventuali contaminazioni. Ma non è questa l'unica novità. Emerge infatti uno scenario più complesso, perché uno dei proprietari compare anche nelle intercettazioni dei carabinieri, nell'ambito dell'inchiesta Infinito della scorsa estate contro la ‘ndrangheta.
   
E' Antonio Farina, 47 anni, originario di Vibo Valentia, residente a Cusano Milanino, titolare della Lu.Ma group, società di autotrasporti con sede legale a Vibo Valentia, una delle tre ditte attive sul terreno abusivo di Desio. Farina, amministratore unico della società dallo scorso mese di luglio, secondo quanto rivelato dalle intercettazioni, ha preso parte ad un incontro tra i membri della ‘ndrina di Desio il 7 marzo 2009 in un ristorante della città, organizzato da Pio Candeloro, uno dei capi del locale desiano. (Farina non è comunque indagato nell'inchiesta Infinito) .
 
Alla sua ditta e alle società Immobiliare Srl di Milano (legale rappresentante Maria Marano) e Dieci Mattoni Srl di Milano (legale rappresentante Luigi Carraro) è stata inviata la comunicazione di avvio dei procedimenti, per “attivazione abusiva di deposito a cielo aperto di automezzi, attrezzature da cantiere e materiale edile, rifiuti urbani e speciali (contenitori di plastica con liquidi non meglio identificati e serbatoi contenenti verosimilmente gasolio)”, come si legge nel documento firmato dal funzionario comunale Giuseppe Santoro.
 
L'area è di destinazione agricola e considerata da tutelare, perché è di collegamento ai parchi locali di interesse sovracomunale. I vigili hanno trovato una “notevole quantità di attrezzature da cantiere, tra tubi, condotte fognarie e gru, container, sacchi di immondizia, materiali derivanti da scavi e demolizioni, pneumatici, parti di veicoli dismessi, numerosi contenitori di plastica da mille litri contenenti liquidi presumibilmente lubrificati e tre serbatoi di diverse capacità contenenti verosimilmente gasolio”. Il comune ha avviato la procedura per la cessazione dell'attività e l'eventuale bonifica.
P.F.
 
   
   
    
 
 
cittadino 28 febbraio 11
   
   

PD DESIO                       24 febbraio 2011


Le discariche proliferano… e noi stiamo a guardare?

 Abbiamo letto dai giornali locali delle due discariche abusive sul nostro territorio e di una terza, in via Leoncavallo, di cui siamo stati messi a conoscenza proprio mentre stilavamo questo comunicato stampa.

Ci stupisce, ma non piú di tanto, che per quanto riguarda la discarica di Via Villoresi due delle società coinvolte facciano riferimento a Massimo Ponzoni (la terza società è dei suoceri). L’attuale consigliere regionale del Pdl e leader incontrastato da sempre della politica desiana e non solo, continua ad occupare le cronache dei giornali per vicende che mettono in cattiva luce la nostra città. Quest’ultima poi mette in evidenza il disprezzo nei confronti del nostro territorio da parte di personaggi che guardano solo al loro portafoglio infischiandosene della salute e delle leggi. Non ci risulta che il Pdl o altri abbiano preso posizione nei confronti di questo personaggio. Cosa stanno aspettando?

La discarica di via Calvino è inquietante perché oltre a coinvolgere personaggi che appaiono (sembra non indagati) nell’inchiesta sulla ’ndrangheta di luglio ci mostra, dalle fotografie scattate dalla Polizia Locale, sversamenti di liquidi oleosi nel terreno oltre allo stoccaggio di liquidi non meglio identificati e di distributori abusivi di gasolio. Anche in questo caso chi pagherà la bonifica del terreno?

Il nostro territorio è da tempo devastato da discariche abusive di cui quella in Via Molinara grida vendetta: a tutt’oggi nulla è stato fatto per la sua bonifica e non si ha notizia dell’eventuale confisca dei beni dei proprietari dell’area che devono per legge ripristinare a loro spese la devastazione del territorio. Abbiamo inoltre constatato di persona che la discarica è attualmente accessibile e probabilmente le lastre di eternit che abbiamo visto all’ingresso della cava dimostrano che chiunque può scaricare di tutto senza troppi problemi. Crediamo non sia piú possibile aspettare perché i veleni sepolti potrebbero aver già contaminato la falda acquifera ed è ora che chi ha distrutto irrimediabilmente il territorio paghi e subito.

E soprattutto chiediamo alla cittadinanza di vigilare attentamente sul territorio e di segnalare qualsiasi abuso perché è solo cosí che si può dimostrare il proprio bene per la città. Noi lo abbiamo sempre fatto con i pochi mezzi che abbiamo avuto a disposizione a differenza di chi ha sempre negato anche l’evidenza e che ci ha fatto precipitare per la sua ignoranza e/o interesse in questa situazione.

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