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Incontro
riuscitissimo quello di ieri sera a Seveso, organizzato dal locale
gruppo del MoVimento 5 Stelle, sul tema “Inceneritore Desio e
Gestione Sostenibile dei Rifiuti”. Sala gremita da un centinaio
di cittadini, molto l’interesse per i temi trattati dai
relatori. Alle esposizioni delle figure tecniche - Enzo Favoino
della Scuola Agraria di Monza e Stefano Caldirola di Gelsia Ambiente
– si sono alternati gli interventi dei politici: oltre al
consigliere regionale 5 Stelle Gianmarco Corbetta, sono intervenuti
l’assessore all’ambiente del Comune di Seveso, Fabio
Rivolta, il sindaco e l’assessore all’ambiente di Limbiate,
Raffaele De Luca e Riccardo Alberti.
Il
tema centrale è stato ancora una volta il famigerato Piano
Industriale di Bea, la società pubblica che gestisce
l’inceneritore di Desio e che ha previsto un piano di revamping
dell’impianto tale da aumentarne la capacità di
incenerimento e protrarne la durata di funzionamento per altri 18 anni.
Corbetta
ha evidenziato come gli orientamenti di Regione Lombardia vadano in
senso opposto, prevedendo una progressiva dismissione degli impianti
alla luce di una sovracapacità impiantistica già oggi
presente in Regione, che si andrà ad accentuare sempre
più in futuro.
Favoino ha spiegato la strategia Rifiuti
Zero, che prevede che presupposto imprescindibile proprio lo
spegnimento dei forni e un forte impegno alla riduzione e al
riciclaggio di tutti i rifiuti prodotti, mentre Caldirola ha presentato
l’interessante esperienza condotta da Gelsia Ambiente a Lissone
con l’introduzione della tariffa puntuale (chi meno inquina meno
paga), che ha prodotto risultati eccellenti nella riduzione e nella
raccolta differenziata dei rifiuti.
Ma la vera notizia della
serata è arrivata dai rappresentanti dei comuni di Seveso e
Limbiate, che solo un paio di mesi fa avevano votato a favore del Piano
Industriale di Bea, facendo così passare il Piano stesso
in un’Assemblea dei Soci sostanzialmente divisa a
metà (il Piano era passato con il solo 52% dei consensi). Ebbene
sia De Luca che Rivolta hanno espresso forti perplessità sul
Piano Industriale di Bea e, anche alla luce di quanto emerso durante la
serata, si sono impegnati pubblicamente a rimettere in discussione il
Piano nelle sedi opportune.
Questa presa di posizione riapre
clamorosamente le partita tra i soci di Bea. Finalmente anche nel
fronte dei Comuni di centrosinistra emergono delle posizioni critiche
rispetto alla prospettiva di mantenere forzatamente in vita
l'inceneritore, nonostante le chiare evidenze di come la gestione dei
rifiuti in Brianza e in Lombardia vada in direzione opposta.
“Cari
De Luca e Rivolta, ogni promessa, soprattutto se fatta di fronte ai
cittadini, è debito – ha dichiarato il consigliere
regionale Gianmarco Corbetta - Occorre passare subito dalle parole ai
fatti: Limbiate e Seveso chiedano immediatamente la convocazione di una
assemblea straordinaria dei soci Bea per proporre un nuovo Piano basato
su un cambio di politica industriale che preveda la riconversione
dell'impianto in una Fabbrica dei Materiali, cioè un impianto di
gestione a freddo del rifiuto residuo orientato al recupero di materia.
È l'unica strada per salvare Bea dagli enormi rischi finanziari
del Piano Industriale attuale e mantenere i posti di lavoro. Salviamo
Bea dal sonno della ragione del suo stesso management!”
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