Monza

    
     
   
  
 
 
   

METRO   5

       
COMUNICATO DEL COORDINAMENTO AMBIENTALISTA

OSSERVATORIO PTCP MONZA E BRIANZA
 
                                       
E’ stato presentato lo scorso giugno all’Osservatorio del paesaggio rurale, delle pratiche agricole e conoscenze tradizionali e della rete ecologica provinciale il progetto di fattibilità tecnica ed economica del prolungamento della linea metropolitana M5 a Monza
Premettendo che il Coordinamento ambientalista Osservatorio PTCP di MB è favorevole allo sviluppo ma soprattutto al miglioramento del trasporto pubblico per ridurre l’utilizzo dell’auto private, decongestionare le nostre città e migliorare la qualità dell’aria, esprimiamo dubbi e incertezze sulla scelta del prolungamento della linea M5, sia rispetto al bilancio economico, all’analisi costi/benefici e al consumo di suolo che ne deriverà in una parte della Città.   
 
 
  In particolare, si esprime forte preoccupazione per la localizzazione e la scelta progettuale relativa al deposito/officina previsto nell’ambito del prolungamento che andrà ad interessare le aree tra via Borgazzi e Viale Campania (quartiere Casignolo), una delle aree libere più grandi, tra le ultime rimaste nella zona sud di Monza in direzione di Sesto San Giovanni e Milano.
 
 
I nuovi edifici ricadrebbero completamente in un’area del Parco Locale di Interesse Sovracomunale del «Grugnotorto Villoresi» oltre a svilupparsi, secondo il vigente Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale, su aree agricole strategiche e inserite in Rete Verde. L’impatto pesante dell’opera è chiaramente descritto dai numeri anticipati nella presentazione: tra i 13 e 18 ettari di territorio consumato, completamente agricolo, 30.700 mq di edifici con un’altezza di 8,75 m. Con questa localizzazione e configurazione progettuale si andrebbe dunque a privare l’area di Monza di una consistente porzione di suolo libero.
Inoltre, la compensazione prevista con piantumazioni destinate a coprire visivamente le strutture e separarle dagli edifici residenziali limitrofi, non sembra essere sufficiente a garantire, come prevedono le norme del PTCP, “che non venga compromessa la continuità e la funzionalità ecologica del corridoio stesso”.
   
 
 Così come recentemente espresso dal Presidente del PLIS Grugnotorto Villoresi, prof. Arturo Lanzani, il coordinamento ambientalista Osservatorio PTCP di MB ritiene che la localizzazione dell’area a deposito vada rivista, anche con un suo ridimensionamento e una modifica del tracciato, ricercandone l’allocazione in una delle innumerevoli aree dismesse presenti nella cintura metropolitana milanese e monzese.
Evitare un ulteriore incremento di consumo di suolo è il principio che deve essere alla base delle scelte sul prolungamento della linea metropolitana M5 a Monza.

IL COORDINAMENTO AMBIENTALISTA OSSERVATORIO PTCP di MB

Monza, 1 luglio 2019
   
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